Un pensiero sull'arte.
Un pensiero sull'arte.
Se fossi un'artista sarei l'artista del riciclo, del ripensato della simbiosi. Mi piace prendere oggetti destinati ad essere gettati come rifiuto e ripensarli trasformandoli in quadri o altro, con soggetti che ricordano la natura della mia terra, la Sicilia.
Ciò che faccio è forse un atto sovversivo legato ad una rilettura della vita contemporanea, un modo per affermare che per creare non necessariamente bisogna consumare come accade oggi, ma si può anche trasformare qualsiasi oggetto.
L'atto di creare è a mio parere legato alla rielaborazione di ciò che ricordiamo : immagini e suoni; ma anche di sapori, odori ed altro. E tutto questo viene fissato nella memoria attraverso le emozioni: paura, sorpresa, piacere, dolore tristezza,etc. La mia esperienza di mia ha portato alcune volte a scrivere poesie che poi sono state trasformate in quadri, perché ho sentito di formalizzare in due modi diversi un'esperienza cristallizzata nel mio ricordo. Non penso di essere il solo a fare questa “ cosa”, perché sono fermamente convinto che il pensiero umano si evolva in maniera uniforme in tutto il pianeta a condizione di contaminarsi. Gli artisti, però, sono quelli che saltano per primi al livello successivo nel gioco dell'evoluzione e della vita, aprendo a tutti nuovi percorsi. Voglio precisare che in questo non vedo una supremazia dell'artista sugli altri esseri umani, perché credo che un artista è celato in ogni essere umano. Pertanto qualsiasi uomo è in grado di leggere le opere di altri secondo propri parametri, sicuramente legandole alle emozioni, dando alcune volte nuove letture e rimandi. Gli artisti, se mi posso permettere il parallellismo epigenetico, sono uomini che volontariamente attivano i geni dell'immaginazione e della creatività, sicuramente celati in ognuno di noi.
Salvatore Presti
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