Sospira il vento
Sospira
il vento
dalla
finestra sul mare,
però
la notte non parla:
ascolta;
mentre
le luci del molo
disegnano
specchi
per
vie immaginarie,
attraverso
rugginose ancore
che
stanno lì ad aspettare
il
disgregare del tempo.
Calma
di un ritmo assente.
Molto
tempo è passato,
in
una prigione speciale,
fatta
di assenza,
inerzia,
di
gesti rassicuranti,
ricchi
di vane speranze,
ripetuti
all'infinito
senza
concretezza.
Ma
poi uno strofinare
attraverso
le gambe,
ruffiana
e fattucchiera ,
una
gatta accarezza,
pretende
una carezza
irrompe
nell'immobilismo dorato,
drogato,
riapre
le grate,
traccia
un nuovo sentiero
e
tutto ritorno ad una forma iniziale.
Ripartiamo!
Andiamo!
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