Cacconello Super Star
Cacconello super Star
Nei fondali più blu, dove tutto è sempre bello, viveva una piccola
comunità di pesciolini da scoglio tutti indaffarati nelle vita di ogni
giorno. Vi era fra questi un pesciolino tutto azzurro, grassottello, con
gli occhi enormi, con grossi occhiali e una vista limitata, tanto da non
distinguere un corallo da una poseidonia a due pinne dal suo muso. Lui
era veramente brutto, sgraziato nei movimenti, tanto da sembrare una
specie di zavorra altalenante, il suo fare era gentile, ma tutti lo
evitavano, soprattutto per le scoregge maleodoranti che emetteva in
continuazione, senza però accorgersi di ciò. Così la mattina, quando
incontrava la sua vicina di tana la signorina Viola vestita sempre con
tutti i colori dell'arcobaleno, lui salutava: Buongiorno signorina
Viola- Prom, prom prom, - Come sta? Posso accompagnarla fino alla secca?
Prom. E lei: mi spiace vado di fretta. Non posso intrattenermi. (e con
fare scostante) Lo salutava. Così, solo e sconsolato riprendeva la sue
attività preferite: mangiucchiare le alghe e raccogliere i gusci vuoti
delle conchiglie per la sua collezione da tè. Si, proprio una collezione
da tè, perché Lui sognava sempre di fare una grande festa con mille
cibarie e mostrare una super collezione da tè. Alcune volte incontrava
la signorina seppia, ed al solito: Buongiorno, Prom, prom prom.ma lei
neanche rispondeva e quando la invitava la signorina buttava il suo
inchiostro ed anneriva l'acqua intorno per un paio d'ore. La sua vita
scorreva nella solitudine più grande.
Un giorno però accadde qualcosa di strano. La piccola baia dove viveva
la comunità fu invasa da enormi pescecani che cominciarono a perlustrare
la zona pina a pinna. Immediatamente tutti i pesciolini si nascosero
nelle loro tane, ma lui naturalmente non si accorse di nulla. Vide solo
che enormi ombre si proiettavano sul fondo. Penso che le nuvole del
cielo facessero quello strano effetto e continuò nella sua solita
passeggiata.
Il folto gruppo di squali non lo notò subito, in quanto anch'essi ci
vedono maluccio. Infatti sono sempre accompagnati da quei traditori di
pesce pilota che indicano ai loro padroni le prede. Ma mentre usciva da
una grotta che aveva appena finito di perlustrare fu individuato al dal
pesce pilota del re degli squali, il quale immediatamente diede le
coordinate al suo possente padrone."Pesciolino azzurro, grassoccello a
ore 10 profondità 30 pinne, distanza 300 pinne, si consiglia attacco
radente dal fondale. Così quel bestione, con la grazia di una sirena, si
adagiò sul fondale e con il suo infimo amico cominciò ad avvicinarsi a
velocità spaventosa. Quando fu sul bocconcino, spalancò l'enorme bocca
ed in sol boccone catturò Cacconello. Il nostro pesciolino non capì
nulla di ciò che stava accadendo, avvertì solamente che non vi era più
luce. " Che strano!" pensò.Saranno nuvole enormi o siamo in eclisse di
Luna? Dovrò chiedere chiarimenti al pesce metereologo. Un vecchio pesce
che soffriva di artrite e che grazie ai suoi dolori riusciva con
precisione impressionante a fare previsioni metereologiche anche di un
mese con attendibilità del quasi 100 %. Comunque, pensò, dato che tutto
e buio posso finalmente liberarmi delle ariette. Così cominciò: Prom.
Prom- prom- prom. Prom- Prom. La bocca del grande animale cominciò a
riempirsi di quel gas maleodorante ed a gonfiarsi come un pallone da
dirigibile. I suoi occhi diventarono di color viola, e per un attimo,
dal forte dolore li spalancò a tal punto da riprendere perfino la vista.
Sputò immediatamente il piccolo essere e disgustato cominciò a leccare
tutte le poseidonie che incontrava per togliersi di bocca quel sapore
nauseabondo. Nel frattempo Cacconello, proiettato come un missile, andò
a sbattere contro una vecchia anfora che da qualche giorno era diventata
dimora del polo. Lui era appisolato, ma l'urto lo destò e curioso uscì
un suo tentacolo dalla bocca dell'anfora per tastare il fondale e capire
cosa fosse successo. Tastando, tastando incontrò Cacconello, che per il
forte impatto era svenuto. Lo prese amorevolmente e lo portò nella sua
tana. Il polpo era uno scienziato oceanografico, si intendeva un po' di
tutto ed anche di medicina. Capì immediatamente che il piccolo essere
stava male, così lo mise in un angolo dell'anfora che presentava una
grossa crepa in modo che la corrente d'acqua fresca e ricca di ossigeno
lo rianimasse. Si accorse pure che la sua pinna dorsale era rotta, così
con un pezzo di corallo nero, sagomato sugli scogli, creò una piccola
asticina per potere sostenere l'arto dell'ammalato. Dopo qualche giorno,
il piccolo essere, si riprese, ringraziò il polpo che lo aveva salvato e
riprese la sua vita di sempre. Naturalmente, anche da svenuto Cacconello
aveva continuato ad emettere ariette, come era suo solito fare, tanto da
costringere il suo salvatore a cercarsi un'altra dimora in una vicina tana.
Nel frattempo gli squali erano diventati padroni indiscussi della baia.
Ormai i piccoli pesci della comunità potevano uscire solo la notte per
svolgere le loro attività e soprattutto per mangiare. Il rischio di
essere inghiottito da uno squalo era diventato enorme. Cacconello,
naturalmente, non capì nulla e continuò nel suo fare. La mattina
seguente passo dalla tana della signorina viola, la salutò e continuò la
sua passeggiata. La signorina Viola cercò di avvertirlo: "Stai attento,
ci sono enormi squali che girano!!!!" - " E' molto pericoloso
avventurarsi!!!." Ma lui essendo anche sordo, non avvertì l'ammonimento
del pesce multicolore. Così cominciò la sua passeggiata. La sera si
ritirò e passando davanti la tana della signorina Viola saluto come era
solito fare: "Salve, Prom -- Prom- Prom". La signorina Viola che era
anche una gran pettegola raccontò la cosa alla signorina triglia, che
non era da meno ed in un ben che non si dica tutta la comunità venne a
sapere che Cacconello non era stato divorato dagli squali. "Era forse un
traditore ?" tutti si chiesero. Il sindaco della baia blu, un grosso
scorfano, ordinò ai pesci vigili che quella sera a notte inoltrata di
andare a prendere il traditore per essere processato.
Così un squadra di pesci vigile con maschera antigas fecero
quell'operazione e portarono al cospetto del pesce scorfano e del
consiglio Cacconello. Immediatamente il pesce Tracina che faceva da
accusatore disse: " Ecco il traditore. Colui che ha fatto venire qui gli
squali. Cosa hai da dire a tua discolpa?". "Cosa ha detto?" Rispose
Cacconello. "Non ho capito...... colpa". Così per sentire meglio prese
un conchiglia a forma di tromba la mise al suo orecchio destro e disse:
" Volte ripetere? Non ho capito di chi è la colpa, e poi di cosa?".
"Non ha capito?!" rispose la Tracina. "Tu sei il traditore che ci ha
venduto agli squali." "Io non ho venduto nessuno! E' vero ho notato che
in questi giorni si aggiravano enormi pesci nella baia, ma stranamente
mi evitavano. Non capisco. Io sono un tipo educato ho sempre salutato
tutti. Naturalmente a modo mio e come tutti sapete soffro un po' di
ariette, è forse questa una colpa? Ogni tanto dovrò pure liberarmi". A
quel punto il polpo che per caso era entrato nella tana comunale
intervenne e disse: "E' innocente e racconto tutta la storia." In ultimo
concluse: " Se volte liberavi degli squali io conosco il modo."
La mattina seguente tutti i pesci della baia si coprirono il corpo con
argille azzurre, misero delle enormi conchiglie davanti gli occhi con un
forellino e si legarono sotto la pancia un sacco pieno si creta di zolfo
che sapeva di uova marce. Uscirono dalla tana al primo raggio di sole.
Gli squali nel frattempo videro quel gruppo di pesci ed immediatamente
tutti i traditori dei pesci pilota diedero le coordinate del gruppo
d'assalto. Ma appena avvicinatesi si accorsero che l'acqua era fetida e
che i pesci erano simili a quel pesciolino azzurro che qualche giorno
prima stava per uccider il re degli squali. Naturalmente il folto gruppo
di pesciolini comincio a fare delle pernacchie fragorose e rumorose come
le ariette di Cacconello. Sembrava di stare ad un concerto di trombe
stonate. Tutti i pesci pilota consigliarono ai loro rispettivi padroni
di scappare ed abbandonare la baia prima che il veleno di quei pesci li
avesse potuti uccidere.
Da quel giorno tutti diventarono più tolleranti nei confronti di
Cacconello. Qualcuno arrivo perfino a partecipare con la mollette al
naso ad una serata da tè organizzata dal nostro eroe. Il blu andò di
moda per molto tempo con occhiali bianchi enormi ed il salutare
naturalmente era sempre accompagnato da un Prom.
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