“Il mattino ha lo spaghetto in bocca” - primo episodio – Palermo 18 settembre 2025.
Oggi, dopo aver cucinato dalle 6:00 alle 6:30, essendo rimasto soddisfatto del mio operato, mi è venuto in mente di raccontare ciò che cucino al mattino, prima di andare a lavorare, per il pranzo che consumerò nella pausa. Un modo di condividere un'esperienza.
Il fatto di cucinare la mattina, sicuramente per molti equivale a qualcosa di insopportabile legato al fatto di sentire odori forti del cibo appena svegli, oltre a quello del caffè. Nella mia famiglia, secondo tradizione, si è sempre cucinato la mattina presto per due motivi: il primo legato al fatto che operando in questo modo ci si rende liberi per altre faccende del giorno, il secondo che cucinare la mattina permette di stare davanti ai fornelli anche d’estate senza sudare troppo. Ci sarebbe un terzo motivo: lasciare la casa profumata di cibo, qualcosa che sa di romantico e sentimentale. Come se la casa avesse qualcosa di vivo e permanente, l'odore. Mia zia Anna sosteneva che una casa nuova doveva odorare di pesce fritto e broccoli (cavolfiore) bollito (lesso), altrimenti non sarebbe stata una casa. Certamente non di deodorante tipo bosco, brezze marine ecc. Non so se vi è mai capitato di fare le scale di un palazzo e sentire, salendo o scendendo, gli odori delle case dei vicini. Alcune sono gradevoli altre insopportabili. Comunque rappresentano un'identità ed uno stile di vita riassunto nell'istante di un respiro.
Tutti noi che ci alziamo presto per andare a lavorare e rientrare a casa nel pomeriggio o la sera, da buoni italiani, che amano il buon cibo, abbiamo la necessità di consumare un pasto a pranzo o con quello che ci portiamo, ovvero consumando ciò che troviamo nei locali o supermercati nei pressi della nostra sede lavorativa.
Generalmente il pasto preparato che si consuma fuori casa è un pasto freddo. Alcuni hanno presso le proprie sedi di lavoro delle stanze dove si può conservare, riscaldare e consumare il cibo che si è portato da casa, ma questo non è sempre possibile.
Oggi per cominciare questa mia piccola rubrica culinaria “il mattino ha lo spaghetto in bocca” vi propongo due piatti che possono consumarsi freddi a temperatura ambiente: frittata di funghi e verdura stufata con mollica. Ricetta per 1 o 2 persone. Un inciso: le mie ricette non sono mai precise perché mi piace lasciare la possibilità di adattarle al gusto e fantasia di chi le prepara. Diciamo che sono delle tracce da sviluppare, tipo titolo di un tema.
Frittata di funghi: dopo aver lavato due o tre funghi ed averli affettati, passateli in padella con un filo d’olio fino a scottare la superficie, aggiungendo foglie di rosmarino e sale. Quando i funghi saranno scottati da entrambi i lati mettete nella stessa padella 2 o 3 uova sbattute con un pizzico di sale. La frittata potrà fare o piegando l’uovo cotto su se stesso tipo involtino, o girandola con un piatto. I più esperti potranno girarla a volo. Una vera soddisfazione alle ore 6 e 25', quando riesce. Sicuramente di buon auspicio per tutte le altre imprese non culinarie della giornata.
(p.s. Una cosa che richiama molto La "lettura delle viscere", o più tecnicamente aruspicina (o ieromanzia), era un'antica arte divinatoria praticata da indovini, soprattutto in Etruria e Roma antica, che consisteva nell'esaminare le interiora di animali sacrificati agli dei per interpretare la volontà divina e prevedere il futuro (da wikipedia). In questo caso per potere fare esatte previsioni dovremmo trovare almeno della trippa o della “caldume” e poi specializzarsi sulla ieromanzia. Forse è meglio accontentarsi delle frittate girate al volo con destrezza.... ci vorrebbe troppo tempo, troppi odori)
Verdura stufata con mollica: dopo aver lavato un cespo di indivia tagliate la verdura lasciando parte del gambo in modo da avere due o tre pezzi. In una padella fate soffriggere appena uno spicchio d’aglio, e se piace un pizzico di peperoncino e un filetto di acciuga. Scottate gli spicchi di verdura da tutti i lati ed aggiungete mezzo bicchiere d’acqua. Cucinate a fuoco basso per 10 minuti. Quando la verdura è cotta aggiungete mollica, per i più esigenti anche un po’ di formaggio stagionato. Una variante possibile è mettere anche uvetta e pinoli in fase iniziale.
verdura in padella con mollica
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