Una strana guerra – considerazioni fatte il 29.03.2020, nel primo periodo covid
Una strana guerra – considerazioni fatte il 29.03.2020, nel primo periodo covid
Secondo me stiamo vivendo la più strana guerra della storia dell’umanità per i seguenti motivi:
1) La guerra è fatta contro un virus, un essere grande un milionesimo di millimetro;
2) Il fattore scala di grandezza è quello che ci frega;
3) La guerra è condotta da tutta l’umanità;
4) La prima solidarietà all’Italia è arrivata da paesi che non fanno parte né della Nato né della Comunità Europea: Cuba, Cina, Russia.
5) Ad oggi le migliori armi sono: isolamento, mascherine e tamponi;
6) Questa prima guerra cantata nei balconi di casa;
7) Questa guerra è la prima ad utilizzare i flash mob come mezzo di sostegno psicologico;
8) Molti le video chiamate sono entrate nei reparti degli ospedali, perfino nelle sale parto, e per motivo di sicurezza sono state concesse anche ai carcerati;
9) La prima linea della guerra è la terapia intensiva degli ospedali;
10) Tutti ogni giorno alle 18 contano i morti, che sono troppi e non sono numeri;
11) Molti non riescono a dare l’ultimo saluto ai propri cari;
12) Ad oggi molti scienziati hanno una buona cura me nessuno ha quella vincente;
13) Molto spesso la burocrazia rallenta delle decisioni che potrebbero salvare delle vite, come nel caso della possibilità di utilizzare plasma per combattere il virus;
14) L’isolamento ha costretto le famiglie a stare insieme come non si faceva più da decenni;
15) Molti anziani sono costretti a stare soli;
16) Molta gente ha paura ad andare al pronto soccorso o in ospedale per paura di contrarre la malattia;
17) Il migliore sistema sanitario è quello diffuso che riesce a curare i pazienti a casa propria;
18) Le compagnie aeree per un anno non lavoreranno più o quasi: oggi chi vuole andare in Cina o in un altro paese deve fare la quarantena prima d’entrare;
19) Il turismo nei prossimi anni sarà una cosa diversa, forse la gita fuori porta;
20) Nessuno vorrà fare più una crociera;
21) Come dice il Papa nessuno si salva da solo;
22) In Europa ogni paese parla dei debiti che farà per rilanciare l’economia senza avere una linea comune con gli altri, molti non hanno capito che se il virus non viene debellato da tutta Europa la comunità europea scompare: ritorneremo a stati con confini e con merci e persone che non possono circolare liberamente;
23) Ogni paese dovrà ripensare prima ad un’economia di fabbisogno interno per poi potere esportare;
24) Nessuno sa quando tutto questo finirà;
25) Ogni paese dovrà avere dei piani sanitari per le epidemie;
26) Alcuni paesi hanno adottato il controllo dei propri cittadini tipo grande fratello, in situazioni di emergenza potrebbe sembrare una cosa giusta;
27) La scuola è stata costretta per necessità ad utilizzare i mezzi informatici così come gli uffici e tutte le attività produttive;
28) Ogni stato dovrà ripensare tutte le produzioni interne ed alcune non si potranno più esternalizzare;
29) Le attività produttive migliori saranno quelle che potranno riconvertirsi in poco tempo;
30) Con questa guerra tutti i lavoratori in nero non potranno vantare diritti e penso che lo stato dovrà pensare a tutti, se non dovesse essere così si rischia una rivolta sociale;
31) Quando finirà tutto bisognerà rivedere la densità abitativa dei territori evitando di costruire megalopoli a favore dei piccoli centri abitativi;
32) Penso che ogni paese dovrà controllare il numero delle nascite e ciò a favore di tutto il pianeta;
33) Quando questo finirà il pianeta sarà sicuramente meno inquinato ed è probabile che ci siano meno morti per inquinamento che per il corona virus, bisognerebbe indagare;
34) Molte guerre e conflitti con armi vere in atto sono state interrotte per contrastare il corona virus;
35) Alcuni non hanno retto l’impatto emotivo e si sono suicidati: 2 infermieri italiani ed il primo ministro delle finanze Tedesco.
36) Il virus non guarda in faccia nessuno, colpisce tutte le classi sociali dai meno indigenti ai re e governanti.
37) Se molti di noi si salveranno sarà grazie al coraggio ed allo spirito di sacrificio di molti operatori sanitari e di tutti i servizi essenziali.
Palermo, 29.03.2023
Salvatore Presti
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