Sognando ad occhi aperti Baglio Scorza Denaro.

 



https://www.palermotoday.it/cronaca/viale-regione-siciliana-baglio-scorzadenaro-striscia.html

 

https://www.palermotoday.it/cronaca/viale-regione-siciliana-baglio-scorzadenaro-futuro.html

 

Nel 2018 e nel 2020 la testa Palermo Today con due distinti articoli ( come dai link di sopra ) ha trattato  del mancato completamento del  recupero del Baglio Scorzadenaro e del fatto che sia L'Avis che la Polizia municipale hanno rinunciato a prenderlo in uso per mancanza di fondi per poterlo ristrutturare. Ad oggi tutto tace e la ristrutturazione del Baglio è rimasta incompleta. L’ultimo intervento risale al 2009 e lo stato attuale è quello della foto di Google maps scaricata da internet. Le uniche manutenzioni che fa il comune sono quelle del verde del quadrifoglio stradale  degli svincoli, tranne  in quello dove ricade il Baglio. Questo  secondo me un doppio sfregio al bene perché abbandonato anche nella sua area di pertinenza.  Non ho mai  capito il perché di questo modo di operare. Di recente, per dovere di cronaca, sono stati anche piantati molti alberi.

 Io ogni giorno da circa 20 anni faccio questa strada, come molti altri palermitani, e quello che si vede è molto folkloristico. In particolare, nel tardo pomeriggio  si svolgono varie attività: vendita di frutta o vendita di “ stigghiole”, per chi non lo sapesse: intestini di mucca arrostiti. Questo posto è preferito da questi venditori perché il cavalcavia di fatto crea un tetto per ripararsi dalle intemperie o dal caldo e questo è anche ampiamente apprezzato da tutti gli avventori. Nella foto di vede anche il banco di lavoro del venditore di “stigghiole”. 

 E' molto bello vedere gli autisti che percorrono questa strada accostare la propria auto, persi da un raptus dettato dalle propri papille gustative, che con l'acquolina in bocca, fermano in doppia fila la propria auto, attraverso una nube di fumo, per potere gustare questa prelibatezza palermitana, in un piatto di plastica, mangiando in piedi a ridosso dello smog delle altre macchine in transito. Una cosa schifosa, che soltanto un palermitano puo' capire e tollerare. 

L'altra immagine che si vede superando il fumo, prendendo la rampa che porta in direzione centro città, è il carcere Pagliarelli con le sue finestre illuminate. 

 Così ogni giorno, quando passo da lì, essendo incolonnato, spesso mi viene di fantasticare su cosa si potesse fare di questo bene storico di Palermo. Un’idea sicuramente strampalata, ma che è confacente all'uso attuale, è quella di trasformare il bene in un centro per la degustazione della “stigghiola”, del cibo palermitano.

 Immaginate gli autisti che si fermano in modo ordinato con le proprie auto in un parcheggio a ridosso dell'edificio, che con le loro signore degustano direttamente dai bracieri accesi e fumanti le famose stigghiole. Si potrebbe fare un piccolo dello street food tipo FICO, parco tematico del cibo di Bologna, dove potere gustare tutto l'assortimento del cibo da strada palermitano per tutti gli autisti che si spostano su Viale Regione Siciliana da nord   in direzione Messina. 

Sicuramente questo diventerebbe un'icona di Palermo, un luogo immancabile dove fermarsi per fare magari un selfie da postare immediatamente con un telefonino a tutti gli amici, per sentirsi alla moda. In più da qualche tempo, da quando hanno ridotto la carreggiata per attraversare ponte Corleone, i tempi di attesa per attraversare questa strada si sono allungati così pure i tempi per fantasticare e le idee strampalate ( ...ate). 

Altro uso che si potrebbe fare di questo bene è trasformarlo in un edificio dedicato ai familiari dei detenuti del carcere, dove ricevere in modo adeguato i parenti di queste persone e soprattutto i bambini. Attualmente, quando queste persone vanno a trovare i detenuti, per potere entrare nella cinta del carcere la prima cosa che fanno è quella di  aspettare fuori dai cancello, poi sono ricevuti in una struttura prefabbricata,  tipo baracca, e dopo, penso, che si avviino per la visita ai parenti. 

 Per fare questo si dovrebbe cedere l'edificio alla casa Circondariale del Pagliarelli, realizzare con fondi statali le opere di completamento ( finiture, pavimenti intonaci, infissi, impianti) e realizzare un tunnel  che permetta di arrivare  fuori dalla  cinta  muraria del carcere, che passi sotto la rampa che  percorro ogni mattina in direzione centro. Si potrebbe inoltre creare una fermata di autobus per collegare l’edificio al sistema di trasporto pubblico. 

 I bambini sarebbero ricevuti in ambienti idonei tipo scuola o familiari, con giocattoli, librerie e salette, e secondo me questa sarebbe una cosa bellissima, un modo per alleggerire una situazione pesante. Ricordo che una volta andai a trovare un mio zio medico che lavorava nella sezione del civico per i detenuti. Entrare in questo luogo è  stata per me un'esperienza traumatica. Infatti ad ogni cambio di ambiente si aprivano e si chiudevano i cancelli  davanti a me ed alla mie spalle. La mia mente era sempre fuori, si chiedeva sempre come sarei potuto uscire da lì. 

Non so se altri autisti, sognatori come me, ogni giorno guardano Baglio Scorzadenaro fanno considerazioni simili a quelle mie o se sognano altri monumenti abbandonati di Palermo percorrendo altre strade, ma una cosa è certa questo modo di gestire i beni pubblici è semplicemente deficitario ed inadeguato. Forse bisogna avere il coraggio di dare questi beni a chi ha voglia prendersene cura o a chi è disposto ad investire, nel rispetto delle leggi e del bene comune. Dovremmo secondo me fare delle leggi o bandi per chiedere alla società civile di sostituirsi all'amministrazione pubblica quando questa non ha le capacità per dare risposte alla comunità. 

Un vecchio un volta mi disse che è la funzione che fa l’organo, mi piacerebbe fare una raccolta di proposte per questo edificio storico, chissà che ne venga fuori qualcosa di buono e che la nuova funzione dia vita nuova a questo bene.

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