Nel giorno della festa
uno sciame informe
di mille anonimi
senza apparente meta,
attirato da mille odori,
si incontra, si osserva si scruta.
Locali come mille porti
dove ormeggiare le fatiche
e dimenticare tensioni, dolori;
ogni angolo un ristoro improvvisato
una taverna
dove nessuno guarda.
Lenti balli serali
invitano poi
a frenetici incontri,
nessuna maschera
è più possibile,
solo desideri nitidi
appaiono sui visi di due sconosciuti
ubriachi di vita,
abbracciati ,
in un amplesso di baci consumati
contro una muro
perché la vita è ora,
subito
domani chissà!
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