Meriggio.

 Meriggio.

Un sonno profondo,
fondo,
una cicala canta per amore,
ore,
ed il vento che soffia dietro la porta,
porta:
il sogno di essere leggeri
nei meandri dei misteri
di un meriggio.

Incontri improvvisi
di vecchi e nuovi visi
di chi non c'è più
e forse sta.....
lassù
o qua giù?

Dialoghi passati
come registrati
tornano
ripetono se stessi
e verità inconfessate
manifestano le assenze
che ora son presenze.

La paura mi ha lasciato,
non son più turbato,
ormai ho imparato,
ho accettato:
la tristezza,
la consapevolezza
che tutto è un continuo
esistere e morire
che si può ridere
ma spesso poi soffrire
che il dolore è parte
del vivere....... che è arte:

dipingere
sulla nostra tela
tinte forti e leggere,
scuri bui
alcune volte assenti,
alternati,
mischiati,
a colori sgargianti di vita.

"Alzati!
Il caffè è pronto."

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