Acqua subito!
Ero un seme. Un
giorno in un vivaio una mano esperta decise di farmi germogliare. Fu un evento
straordinario vedere per la prima volta il sole, la sua luce il suo calore. La mia metamorfosi
durò un paio d’anni e quella mano esperta settimana per settimana mi dava
acqua, mi raddrizza via- via con dei sostegni, mi riparava dal vento, mi curava
come un bimbo. Dopo un paio d’anni diventai una bella pianta ed un giorno la
mano amica mi disse: “è venuto il momento di diventare adulti, di uscire dal
vaso per crescere ed andare ad abbellire un nuovo parco, parco Ninni Cassarà”. Il
viaggio fu breve e dopo una sosta fui trapiantata con molte altre mie sorelle
un in aiuola. Per due anni crebbi florida, altri mani esperte si presero cura
di me, le voci dei bambini, le bici, le corse podistiche di molti umani scandivano piacevolmente le mie giornate. Ad Aprile di quest’anno, dall’oggi al domani, nessuna voce, nessun rumore venne ad allietare più le mie
giornate, ne mani amiche vennero più a zappettare il mio spazio vitale ed a darmi l’acqua, quando si fosse reso
necessario. Le mie foglie pian pianino cominciarono ad ingiallire, il mio
tronco a diventare sempre più duro e legnoso perdendo giorno per giorno la
linfa vitale, il verde che mi connottava cominciò a scomparire. Qualche giorno fa delle
persone che erano fuori si fermarono altre la recinzione e si misero a guardare
nella mia direzione. Li sentii rammaricarsi del fatto che sia io che molte
delle mie sorelle siamo ormai in fin di vita, che nessuno ormai può più
frequentare il parco al causa del fatto che qualche scellerato ha sepolto manufatti in amianto tossico per gli umani,
anche per le mani amiche che si erano preso cura di me. Ma io sto morendo e
come essere vivente reclamo il diritto di esistere ancora. Chiedo pertanto a
colui che ha disposto la chiusura del parco Acqua subito!
p.s.
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