La stella d’Agosto

Cade la stella d’Agosto

in una notte senza luna,

insegue ricordi,

ora sogni,

poi desideri.


I nostri respiri si alternano,

per poi fermarsi

al profumo di gelsomini,

mentre le acque calme

ci aspettano.


Nasce l'amore

nascosto nel buio,

i corpi si ritrovano

alla ricerca del

baricentro del mondo

in un effimero istante.


Non parlare…

ascolta i grilli e le cicale

guarda le lucciole giocare

fresca la gioia 

che si respira

 ...é il  presente.


Forse domani non sarà

forse non saremo

ma questo istante sta

...è per noi,

fissalo bene,

potrebbe ritornare

la stella d'Agosto.



Commenti

  1. Da portare.it commenti: La stella d’Agosto – Salvatore Presti
    Un notturno estivo intriso di sensualità e malinconia. Qui l’autore fa leva su immagini tattili e olfattive – i gelsomini, il respiro che si ferma – per avvolgere il lettore in un’atmosfera sospesa. La “ricerca del baricentro del mondo” è il cuore simbolico: l’amore come fulcro momentaneo dell’universo, effimero ma assoluto. La chiusa con la stella che “potrebbe ritornare” fonde speranza e consapevolezza dell’irreversibile. È una poesia che si legge come si ascolta una canzone estiva francese anni ’60: un po’ languida, un po’ segreta, tutta giocata su una luce che si spegne e un profumo che resta. Qui c’è un piccolo quadro impressionista – un Renoir notturno – dove più che le forme contano i bagliori.

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