13 NOVEMBRE 2025 - la buona notizia falsa di oggi- VIA MAGLIOCCO UN GIARDINO DI PROSSIMITA'
Circa una quindicina di anni fa con un intervento di pedonalizzazione la via Magliocco di Palermo è stata trasformata in area Pedonale. Questa via è oggi sede di negozi di vestiti, banche, bar, ristoranti, fast food. Nel fare questo intervento di riqualificazione sono state create delle aiuole dove sono stati piantumati palme da dattero e alberi di arancio amaro. Questa scelta dal punto di vista estetico ha di fatto creato un piccolo giardino mediterraneo nel cuore di Palermo nell’area delimitata dalla piazza del teatro Massimo e piazzale Ungheria. Così succede che nel periodo di fioritura degli agrumi la via profuma di zagara o che nel periodo autunnale le palme si caricano di vistosi caschi di datteri di colore rosso che danno alla via una connotazione particolare. Sembra tutto bello ma così non è perché il sistema di gestione delle piante della via è carente, così quando le piante fruttificano i frutti cadono a terra sporcando tutta la via. Spesso poi dalle palme si staccano dei rami secchi che rovinano al suolo e questo succede perché la loro manutenzione non è costante come dovrebbe essere, diventando potenziale pericolo sia per i passanti che per i fruitori dei locali che hanno sulla stessa via tavolini per consumare pasti. Qualche giorno fa alcuni commercianti della via videro un tipo un po’ squilibrato che faceva concorrenza ai palombacci, che costantemente si alimentano di datteri sia caduti al suolo che sulle stesse Palme, costui prendeva da terra i datteri più maturi e li mangiava di gusto.
( la buona notizia falsa di oggi) Questa scena fu di ispirazione per utilizzare i frutti delle piante di via Magliocco. Così i negozianti costituirono un piccola associazione di produttori della via per produrre marmellate di agrumi e dolci a base di datteri. Nel fare questo i negozianti programmarono la manutenzione delle piante, che il comune non curava, rendendo più sicuro il transito su tutta la via. Inoltre questa iniziativa ebbe risvolti etici e culturali notevoli in quanto nel pieno centro di una città, Palermo, la quinta città d’Italia per popolazione, i nuovi agricoltori dimostrarono che era possibile produrre cibo dalle piante, in prossimità dei locali. Questo tipo di agricoltura fu definita non a Km o ma agricoltura di prossimità.
Questa pratica fu così assunta dai altri abitanti di altri quartieri della città di Palermo che con inventiva e voglia di riscatto piantarono alberi da frutto in tutte le aree degradate riqualificando la città, restituendola ad antichi splendori del passato.
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