poesia : Silenzio

Silenzio


L’uomo moderno
un pauroso del silenzio,
perché allora penso!?

Ad ogni ora
rumori superflui:
accetto come una cantilena
il martello demolitore
del lavoratore,
odio lo spavaldo
con la radio a palla
che annega e sanguina
l’aria
intorno a me,
per stupidità,
supponenza di presenza.

Rumori eccedenti
annullano
il tempo
l’essere,
la natura:
il canto dei merli
per procreare,
il grido delle rondini
che salutano il sole,
la cantilena dell’acqua
in riva al mare
che nello scorrere
lenisce.

In ogni luogo
di una civiltà incivile
opulente
un’inutile cacofonia
scandisce i ritmi,
non permette i silenzi:
interruzioni
…………………………
………………………….
intervalli
vuoti necessari
a costruire dell’armonia
che risiede in noi,
il nostro dialogo,
la nostra unica musica interiore.

Consumare ad ogni costo
è l’imperativo,
ingurgitare passivamente
note senza alcun diletto
dimenticando
ancora lui
……………………..

Ma io lo ricordo,
……………………..
io penso!

La notte ,
Il blackout,
campagne nascoste,
luoghi abbandonati,
deserti imbattuti
………………………..
come rifugi cerco,
come salvamento.
 

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